Alle scuole medie, ho avuto la fortuna d’incontrare una professoressa d’italiano che sapeva bene decantare le poesie e non mi era difficile immedesimarmi. Ho imparato ad apprezzare la poesia del Pascoli, del Giusti e perché no… del Carducci, nelle quali mi lasciavo compenetrare talmente tanto, che riuscivo a vedere la scena. Avrei voluto fare la concertista di pianoforte, ma il sogno si dovette interrompere e fu allora che iniziai a frequentare una Scuola Infermieristica. Una volta diplomata ho iniziato a lavorare come infermiera in Ospedale, un’esperienza umana e di crescita irripetibile. Oltre a ciò scrivevo, poesia, racconti di giornate trascorse ma non saprei quando ho iniziato, so comunque che il piacere della scrittura si è fatto avanti molto presto. Ho fatto altro e mi sono appassionata alla pittura steineriana sui colori, che ho trovato stupefacente quanto innovativo. Perché dico questo, perché capisco che alla base di tutto, per esempio anche nella scelta delle letture c’è una ricerca che va sempre “oltre” un finissimo spiraglio di luce che possa intercedere con la mia anima. Da qui parte la conoscenza con Giuliana Conforto, un’astrofisica che mi ha permesso di conoscere il pensiero di Giordano Bruno e ne ricordo ancora l’emozione. Sono iscritta al gruppo Scrittori Fiorentini, dove anche quest’anno in corso ho partecipato al concorso poesia. Mi sono aggiudicata il 3° premio ex equo alla prima edizione 2023 del Premio Internazionale Litterae Fiorentine nella sezione opere inedite di Poesie in lingue  Come ho detto, sono un’autodidatta in continua crescita, leggo molto e cerco di frequentare gruppi di scrittura e persone che hanno più esperienza di me, perché per la scrittura non è mai tardi per iniziare, anzi sono convinta che l’esperienza di vita possa fare la differenza.