Oggi mi rendo conto di quanto tempo sia passato, tra alti e bassi, tra periodi di gioia intensa e momenti di oscurità, quando mi resi conto che non avrei avuto nella società un posto per me. Nonostante tutto, mi ritengo fortunata.

 Una vita regolare la mia, un cammino senza grandi scosse, forte il desiderio di conquistare un piccolo trono con la mia più grande passione, la scrittura. Gli occhi rivolti alla natura di cui profondamente mi sento parte, al cielo luminoso del mattino, al sole che fa capolino nella volta azzurra, alle nuvole che col loro grigiore tante volte oscurano l’anima, alla pioggia che cade, al vento; al tramonto coi suoi inimitabili colori e chiaroscuri, al buio intenso della notte rischiarato dalle stelle, a quella tonda luna che invita a sognare. Tra le bellezze del creato, di cui mi sento parte imprescindibile, ho fantasticato a occhi aperti – e continuo a farlo – tra i piani verdi interrotti dai vivaci colori dei fiori, tra il profumo dei boschi, tra le montagne ora bianche ora brulle secondo le stagioni; tra gli alberi giganti, alberghi sicuri di piccole creature indifese, alate o no, bellissime, coraggiose o timide. 

Adoro gli animali, rispetto i miei simili. Mi duole la situazione del mondo d’oggi, contaminato, corrotto, popolato da gente senza scrupoli, ineducata, irrispettosa. Desidero un mondo migliore. Nonostante l’età che ho raggiunto, sono rimasta una sognatrice. Le mie poesie si ispirano alle cose belle della vita, inneggiano alla speranza e all’ottimismo. Le riflessioni sono pensieri spontanei del momento. 

Per carattere sono ottimista: come tale, sono certa che l’umanità ce la farà a superare questo angoscioso momento. Ci proietteremo in un paradiso terrestre ove si esalterà la gioia di vivere, l’accoglienza tra i popoli, la condivisione tra tutti gli uomini e le donne della terra. Sogno un mondo di pace, dove l’amore è vero amore, non un amore di latta.