Di terra, di vento e di mare

Descrizione

“Di terra, di vento e di mare” è una raccolta di trentotto poesie che nascono per cogliere semplici dettagli del vivere quotidiano: il confronto con il prossimo, l’amore, attimi di vita semplice, a volte anche banali, ma che si svolgono condizionati dal vivere in una terra ammantata di leggende e miti arcaici, la Sardegna. Una terra che è innanzitutto un’isola dalla storia ancora avvolta nel mistero.

Nei componimenti contenuti in questa raccolta emerge l’istintuale modo di concepire l’esistenza attraverso l’esaltazione dell’impulso atavico con il quale si crea una profonda connessione tra la figura femminile, il divino, l’uomo e la natura. È così che inizia la raccolta, con un sentimento di simbiosi tra la donna e la Dea Madre Terra, colei che crea, che alimenta e sostenta, ma paradossalmente non basta a se stessa e necessita delle cure di un uomo che si dedichi a lei e la circondi di amore.

Vivere è puro istinto selvaggio, come selvaggia è la mia terra. In ogni componimento della raccolta ogni sentire umano è paragonato agli elementi della natura, la cui forza è passione bruciante che permea ogni più piccolo gesto, ogni attimo apparentemente insignificante del quotidiano. Anche le esperienze dolorose della vita sono rappresentate dal manifestarsi della natura attraverso i suoi vari elementi; dalla terra viene la vita e dalla terra viene la morte. Così pure l’amato è forza della natura, è la vastità del mare, è l’orizzonte da raggiungere insieme, ma è anche colui capace di dispensare il dolore. La natura è il nostro stesso essere e a lei ricorro per superare momenti bui e complicati dell’esistenza; così chiedo aiuto alla luce del giorno, mi trasformo in un frutto, in pioggia, in essenze di campo. La natura è magia di notti cariche di mistero, è speranza, solitudine, indifferenza, promessa, attesa. È la Vita.

Nell’accostare a ogni sensazione quotidiana gli elementi della natura si evidenzia tutto il sincretismo con cui realmente affronto il senso della mia esistenza, il mio essere creatura e al tempo stesso creazione delle origini dell’universo. Quel primitivo sentirsi parte del creato, Dea Madre Terra, pioggia scrosciante, frutto, neve gelata ingigantisce l’animo umano ed è lo spirito che vive in eterno di “2 Novembre” e, nella grandezza dell’animo umano, nel suo mistero, scopro il divino.