Il diritto divino alla vittoria

Descrizione

Oggi il mondo sembra sempre più delle donne, soprattutto il mondo dell’automobilismo.

Lunghi capelli rossi nascosti dentro a un casco, lo sguardo concentrato che fa capolino dentro la visiera.

Silvia Franchini è una pilota automobilistica italiana. Nata a L’Aquila da genitori aquilani (padre commerciante di auto e madre insegnante di matematica), ha mostrato sin da piccola una grande passione per i motori.

Perché ho scelto di fare di lei la protagonista di questo libro?
Perché a mio personale parere, all’interno di quest’unica persona, di questa straordinaria campionessa di Rally, coabitano varie personalità, in pratica coabitano tutte le peculiarità appartenenti ai più grandi campioni della storia dell’automobilismo e ogni capitolo della sua vita, della sua storia, di donna e di pilota, è come se rappresentasse un omaggio a ognuno di questi mostri sacri.
Dopo l’addio alle corse di Michael Schumacher, il mondo dell’automobilismo ha smesso di piacermi, perlomeno la Formula Uno, che oggi è divenuto una sorta di business, uno show artefatto, con i piloti che adesso sono degli eroi artificiali e molto facili da intercambiare e assemblare.
Ai tempi dei signori Prost, Senna e Schumacher, il pilota era un “Superman”, mentre oggi, il pilota di Formula Uno è irrilevante…
Ma per fortuna esistono ancora grandi donne, donne in grado di ricordarci che nella vita l’impossibile non esiste.

Per chi non la conoscesse: chi è Silvia Franchini?
Silvia esordisce nella disciplina rallistica nell’agosto 2016 alla guida di una Peugeot 106 N2 nella Ronde d’estate tenutasi a Courgnè. Diventa campionessa del trofeo “Lady 2019” in quello stesso anno, a bordo di una Peugeot 208 R2B, competizione dove le migliori pilote nazionali si sfidarono in pista a Torino. E ancora in quel magico 2019 viene premiata al Rally di Castiglione Torinese per aver ottenuto il miglior tempo femminile durante la seconda prova alla guida di una 600 Kit A0.
Nel 2020, nel mese di febbraio, partecipa nuovamente al trofeo nazionale “Lady” arrivando terza e diventa anche campionessa femminile del Friuli e del Veneto, con la Peugeot 208 R2b, conquistando la coppa Aci femminile zona 4.
Nel 2022 decide di preparare, assieme al suo nuovo team, una Mini Cooper S, trasformandola da auto stradale a vettura da corsa in pochi mesi, portandola al debutto nel rally di Salsomaggiore, ottenendo un secondo posto di classe 1.6 Racing Start.
Durante lo stesso anno partecipa al campionato di zona emiliano per poi finire in bellezza l’altra splendida annata con la Finale di Coppa Italia del rally di Cassino, conquistando il secondo posto di classe su una Mini Cooper S Racing Start.

Curiosità: è stata la prima pilota italiana intervistata dalla rivista ungherese di Tuning-line, in cui si parla del confronto tra il mondo del rally italiano e quello ungherese. Ed è anche l’unica pilota donna ad aver raggiunto finora importanti titoli automobilistici nella sua regione di nascita, l’Abruzzo. Il resto voglio raccontarvelo pezzo per pezzo, attraverso storie di vita di altri “miti” che hanno fatto la storia… tra cui anche quello di un’altra grande donna, che risponde al nome di Manuela Gostner; come Silvia, ha sfatato il tabù riguardante le ragazze pilota.