Jasmine e i suoi profumi

Descrizione

Anime, che si incontrano per puro caso, in una giornata uggiosa di una stazione, tra un pasto caldo e un semplice grazie, uno scambio di sguardi, che si raccontano. Stessa età con vissuti differenti, ma con molte similitudini. Chiamiamola empatia, sarà questo? Sicuramente!

Jasmine, protagonista della storia, nome inventato.

Un fiore, visto in Tunisia dentro un piccolo vaso di terracotta, il suo fusto leggero e forte adornava un angolo sino al tetto di una piccola casetta. Il profumo sprigionato riusciva a inebriare uno dei miei sensi. Gelsomino, fiore a cinque petali, di buon auspicio e profumatissimo. Nei paesi arabi il significato di questa graziosa corolla è l’amore divino. Sono certa che non avrei potuto scegliere un altro nome più appropriato per identificarla.

La grazia, l’eleganza, la timidezza e il candore dell’anima, tutte doti che la rappresentano, insieme ai suoi profumi. Dove basta chiudere gli occhi per sentire  le sue fragranze!

Io sono riuscita a sentirle da subito!

La sua storia, le sue paure, le sue fragilità, la sua forza, il suo continuo fuggire e la sua voglia di aiutare il prossimo è stato per lei un intero vissuto.

Alcune volte mi sono ritrovata a documentarmi, perché io disconoscevo alcune cose, da me dette, ma successivamente riuscivo a capire che era tutta pura verità il suo racconto.

La sua storia, e la mia immaginazione, dei suoi momenti vissuti, hanno fatto modo che io potessi scrivere questo libro:

“Jasmine e i suoi profumi”.

Mi ha dato questa meravigliosa opportunità di riflessione, su quanto io sia fortunata, ma alla fine della sua storia capirai che anche lei lo è parecchio. Un passato che fa venire i brividi per alcuni versi e per altri ti fa riflettere. Questa donna sempre alla ricerca di una dimensione, con i suoi sbagli, con i suoi bagagli sempre pronti per sfuggire dal suo difficile passato e spesso anche dal presente. Ma sempre in piedi, nonostante le grosse difficoltà. Mi ha onorato, perché aprirsi così liberamente delle sue emozioni, delle sue lacrime che hanno colpito il mio essere e, per frangenti di tempo, sono diventate miei tutti i suoi racconti e le sue emozioni.

Non nascondo che a ogni incontro ero sempre, alla fine, parecchio turbata, dovevo metabolizzare il suo dolore per poi trasmettere le sue emozioni, i suoi amori e le sue paure. Spero che la vita di Jasmine, possa colpire te lettore, per farti capire che si può rinascere e bisogna solo crederci.

Un’esperienza tribolata, così poco fortunata che doveva essere scritta, per poi essere letta. Spesso un vissuto non può neppure essere immaginato.

Stessa mia età, con vite all’opposto ma in parte comuni. Ci furono attimi in cui i suoi racconti e le sue paure erano come il guardarmi in uno specchio.

Fu difficile l’ascolto perché il suo dolore, i suoi singhiozzi e la sua voglia di rinascere in ogni sua caduta era comunque sempre tanta.

Una donna apparentemente fragile, ma allo stesso tempo paragonabile a una pianta giapponese: il bambù.

Quando il vento è forte, si piega ma non si spezza e finito il vento lei guarda sempre il cielo azzurro.

Esperienze altrui che diventarono in parte le mie.

Una donna, fatta di incertezze e profonde paure dettate dal suo triste vissuto. La voglia di rinascita e l’amore per la vita, fecero sì che questa piccola anima crebbe da sola.

Non dimenticare che ogni gelsomino ha un suo racconto.

Jasmine, ti ringrazio, perché hai creduto in me. […]

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