Ascosa mora

Descrizione

In questo libro ci troviamo di fronte alla sublimazione dell’Amore, attraverso la scelta di uno stile quasi stilnovistico non solo per la scelta di un linguaggio aulico e ricercato, ma soprattutto per il significato della poetica. L’autore infatti mette in risalto l’aspetto più puro e più spirituale del sentimento, idealizzando la figura della donna come Musa in un ambiente quasi epico, cavalleresco, la donzella dalle auree chiome/ che ora a passeggiar tra rime/che io a colorar l’eterno/perché a portarmi in Paradiso/seppur vivessi nell’Inferno.

In questa ambientazione leggeremo di cavalieri e dame, di danze e tavole imbandite, di romantiche lune e di sogni da coronare, attraverso la tipica fantasia e le metafore che caratterizzano la poetica di Ermanno Spera, dove non mancano le emozioni e la spontaneità, un concentrato di delicatezza e di profondità.

Sorprendente il colpo di scena a chiusura dell’opera, questo “SALTO NEL TEMPO” che apre un passaggio diretto fra il passato e lo stile di vita moderno, in cui il protagonista si vede catapultato nella nostra epoca, stupito per tutto ciò che non conosce, per la presenza di “ferraglia” al posto dei cavalli, la scomparsa del bosco e quel qualcosa che ha in mano un bambino che “fa la tua immagine e parla”.  Solo il cielo è rimasto lo stesso, la sua amata luna e la sua fantasia.

Nicoletta Congiu